La fobia dei fuochi di artificio o rumori molto forti colpisce molti cani scarsamente abituati a questi eventi complice anche il fatto che il loro udito e di gran unga più sviluppato del nostro, conseguentemente vivono l’esperienza in modo traumatico.
Capita anche che cani che non hanno mai manifestato tale paura improvvisamente iniziano a provarla, questo dipende da come si trova interiormente il soggetto durante quell’esposizione, devo dire però che probabilmente aveva già manifestato piccoli comportamenti di paura ma non sono stati recepiti dal proprietario il quale magari non era nemmeno presente.
Per tentare di riparare a questa cosa non si può fare molto con i metodi tradizionali o con i soliti suggerimenti della rete o del proprio “cuGGino che si intende di cani”, serve necessariamente un percorso di esposizione graduale e controllata.
Questa, come altre fobie vanno assolutamente affrontate, anche se i proprietari sottovalutano la cosa in quanto si presenta sporadicamente, in realtà è proprio questo evitamento periodico che aggrava sempre più la fobia, l’evitamento voluto o involontario, come nel caso dei fuochi di artificio, ha un effetto sensibilizzante sul cane aggravando la sua risposta fobica, il quale preso da panico potrebbe fare una sciocchezza qualsiasi mettendo a rischio la sua incolumità e quella di altri individui, cani o persone.
Ho creato un percorso che attraverso la desensibilizzazione sistematica e quindi con una esposizione graduale permette al cane di modificare la sua emozione, di conseguenza il comportamento.
Spesso ci si concentra sul comportamento ma lo stesso è il risultato di una emozione quindi e su di essa che bisogna lavorare.
Una modifica del comportamento crea una seconda memoria che va in competizione con la prima memoria fobica, e non è detto che vinca sempre quella per cui tifiamo.
La video terapia agisce sulla memoria originale, desensibilizzandola e rendendo quindi meno pericolosa la percezione che il cane ha dello stimolo fobico.
Essendo i rumori o i fuochi di artificio non controllabili da noi serve uno stimolo simile ma “diverso” che non attivi l’interruttore della paura, cioè una ghiandola chiamata Amigdala, presente in tutti i mammiferi, la quale gestisce le emozioni ed in modo particolare la paura, quando l'Amigdala percepisce uno stimolo pauroso attiva altre ghiandole che producono sostanze chimiche stressanti rilasciandole nel corpo. L'Amigdala di fatto tiene in ostaggio la consapevolezza ed impedisce al cane di usare la razionalità.
La video terapia (VDRE Desensibilizzazione Rielaborazione Emotiva) consente di ricreare lo stimolo fobico, di gestirne l’intensità e la durata, facendo si che l’individuo si adatti lentamente senza picchi emotivi avversi attraverso un protocollo già stilato.
La video terapia VDRE può essere personalizzata su eventuali specificità fobiche.
Michele Amico
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